C’è una famosa frase di una nota canzone che recita “Diamonds are a Girl’s Best Friends”, i diamanti sono i migliori amici di una ragazza… Sarà anche vero, ma io preferisco le biciclette.
“Un Giro diventa grande se fa grandi tappe. E l’anno scorso ho proposto lo Zoncolan. Mi davano tutti del matto. E poi arriva il 14 Luglio e le ragazze sono pronte a partire. Tappa numero 9: partenza Tricesimo, arrivo… lo Zoncolan. Sono in 130 alla partenza… e sapete cosa succede… che sono 130 anche all’arrivo! Ad un certo punto taglia il traguardo Marianne Vos, che aveva vinto la tappa il giorno prima. Arriva con quasi un’ora di ritardo dalla prima. Scende dalla bici e bacia la terra. Bacia la cima dello Zoncolan. Piange e mi ringrazia. Ecco, ho pensato, visto che avevo ragione”
Comincia così il mio 8 Marzo, con le parole di Enzo Cainero, l’uomo dello Zoncolan, come lo apostrofa Beppe Rivolta, patron del Giro Rosa.

E’ una Festa della Donna particolare la mia, seduta in una platea quasi esclusivamente maschile, alla Conferenza Stampa di presentazione del 30° Giro Rosa: la gara ciclista femminile a tappe più famosa del mondo.
Orgogliosi dovremmo andare di questa straordinaria manifestazione sportiva che vede impegnate 24 squadre, composte da 6 atlete. 144 cicliste, le migliori del mondo, pronte ai cancelletti di partenza il 5 Luglio 2019, per aggiudicarsi la nuovissima Maglia Rosa (ICCREA) realizzata da GSG.

10 Tappe. 920, 4 chilometri. Quasi 11.000 metri di dislivello positivo complessivo, il Giro Rosa toccherà le strade di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove arriverà, il 14 Luglio a Udine.
Un Giro Rosa che promette di essere davvero sfidante e che toccherà località mitiche. Si partirà da Cassano Spinola, paese del Campionissimo Girardengo, per arrivare a Castellania, dove 100 anni fa, precisamente il 19 settembre 1919, nasceva Fausto Coppi (Tappa 1 – La storia del ciclismo). Si attraverserà la Brianza ciclistica, partendo da Lissone (patria del mobile ma anche paese natale di Agostoni) per arrivare proprio a Carate (Tappa 4 – Brianza in sella). E per la prima volta nella storia delle gare ciclistiche a tappe, ci sarà un traguardo proprio sul Gavia (Tappa 5, che coi suoi 2.878 metri di dislivello promette di essere davvero dura). E infine si entrerà in Friuli dove, al posto dello Zoncolan del 2018, è previsto l’arrivo in una malga e un finale scoppiettante a Udine, dove si narra che la salita al Castello di Udine sia di fatto una rampa del garage. 250 metri talmente ripidi che se piove “le ragazze andranno a piedi”…

Insomma un Giro Rosa che parla di passione, di impegno e soprattutto di tanta tanta tantissima fatica a dimostrazione che noi donne non siamo il sesso debole: possiamo soffrire, metterci alla prova, cadere e rialzarci, piangere ma anche sorridere.
La verità è che noi donne possiamo davvero fare tutto, come gli uomini, ma non dimenticate mai che, esattamente come gli uomini, meritiamo ANCHE di avere tutto.
Buon 8 Marzo a tutte!

