10 consigli sul Challenge Riccione

State pensando ad un mezzo in primavera? La riviera Romagnola non vi attira solo per la piada e il Sangiovese? Volete misurarvi con atleti del calibro di Giulio Molinari 😂? Il Challenge Riccione fa per voi. Gara sfidante, ma alla portata di tutti, con un’eccellente organizzazione, una location con tutti i comfort e un ambiente divertente. I miei “Ten Tips” per chi non c’era, non c’è mai stato, ma vorrebbe esserci prima o poi.

1) Alloggi– Riccione ha il vantaggio di essere un luogo di grandissima ricettività: ci sono pacchetti convenienti in alberghi vicinissimi alla partenza dove saranno felici di darvi la colazione all’alba e di farvi tenere la bici in camera (magari sul balcone).

2) Movida – Datevi il tempo per godervi l’atmosfera intorno alla gara, è sempre molto festosa. Giulio Molinari è di casa e si ferma volentieri a parlare e dare consigli a tutti. Allo stand dei Triatleti Ignoranti si fanno quattro risate e ci si fa intervistare dicendo le peggio cavolate… e così si stempera anche la tensione. Se avete bisogno di un check-up meccanico in genere trovate l’assistenza direttamente all’expo.

3) Organizzazione pre-gara – C’è uno spogliatoio ampio e comodo per lasciare le borse e per mettersi la muta al caldo (la mattina in genere la temperatura è ancora rigida).

Super eroi con muta

4) Pappa buona – Riccione, come tutta la Romagna, è una delle patrie del mangiar bene, non sarà difficile trovare un posto per il carbo load della sera prima, ma non fatevi troppo tentare da piadine e gnocco fritto. Tenetevi tutto per il post gara.

5) Acque fredde – Non sottovalutate la frazione nuoto o meglio la temperatura dell’acqua. Siamo a Maggio ed è l’Adriatico, ma posso assicuravi che in tante edizioni l’effetto all’entrata in acqua è quello del fiato mozzato. Fate due bracciate prima della partenza per evitare attacchi di panico dovuti alla sensazione di non riuscire a respirare quando entra l’acqua fredda nella muta (lo dico per esperienza diretta 😂: anno 2019)

Il prossimo che mi fa una foto all’uscita dall’acqua a Riccione “lo sparo” 😂😂😂

6) Bici – Non si può dire che il percorso bici sia come scalare il Mortirolo o fare l’Embrunman, ma non è neanche un piattone come ci si aspetterebbe. 2 Giri da 45 chilometri: una salita di qualche tornante, assolutamente fattibile tra il 25 e il 30esimo km (e ancora al secondo giro) e poi una simpatica rampa del garage o al 37esimo/38esimo chilometro del primo giro (e poi il bis al secondo round). Prendetela con calma, ho visto gente scendere. E’ corta ma bastarda.

7) Gone with the wind – In genere sulla frazione bici c’è un po’ di vento, non andate in panico se per il primo tratto, una volta usciti dal centro abitato, vi sembrerà di andare come lumache, al ritorno avrete il vento in poppa

Packing e unpacking – Bici in Scicon Bag

8) Run, baby run – La corsa è un multilap: 3 giri di circa 7 km. Tutta la parte della zona cambio, del centro e in generale il rientro verso l’arrivo è pieno di gente che fa il tifo, la parte più vicina al mare allontanandosi invece risulta un po’ vuota. Cercate di fare il pieno di energie positive dal pubblico per affrontare i tratti in cui sarete più soli

Le terme sono anche sullo zaino, nel caso qualcuno lo dimenticasse

9) Relax – Nel post gara potete andare alle termeeeee…. Yeppa!

10) Speranza Pregate che l’Apocalisse dell’edizione del 2019 non si verifichi mai più e ricordate di togliervi il giornale dalla pancia in T2

Our eyes say it all 💕

Se volete leggere i miei “Ten Tips” (10 Piccoli Consigli) su altre gare sulla distanza del Mezzo Ironman cliccate qui

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