Correre sulla neve – Il mio test delle Brooks Adrenaline GTS 19

Se avete letto qualcuno dei miei post precedenti vi sarete senz’altro resi conto della mia grande passione per la montagna (anche d’estate) e per gli sport invernali. Passione che mi accompagna da tutta la vita, fin da quando ero bambina.

Le passioni più grandi nascono sin da piccoli… anche quelle per dei pessimi ciuffi!

Capirete quindi perché, per me, correre sulla neve è tanto naturale quanto meravigliosamente magico.

Correre sulla neve è naturale e magico

In quest’ultimo periodo, tra un viaggio e l’altro di lavoro in luoghi dal clima decisamente non rigido (come Mumbai e Miami), ho avuto la fortuna di poter fare una corsetta nella neve, anche senza dover andare in montagna.

Correre sulla neve è straordinario: tutti i suoni sono attutiti, la sensazione di libertà è immensa, non c’è più una strada o un sentiero da percorrere, la rotta la tracciamo noi, ogni volta diversa, ogni volta sorprendente.

Non c’è più strada o sentiero da percorrere. Solo tanto bianco

Certo è opportuno prendere alcuni accorgimenti per non trasformare un momento bellissimo in un momento che può diventare addirittura pericoloso. Anzitutto bisogna valutare la condizione del percorso. 

Un manto di candida neve bianca può nascondere infatti un sacco di insidie che possono essere causa di un gran numero di infortuni.

Pensiamo a lastre di ghiaccio, a buche, radici nascoste o sassi sporgenti. Dunque per evitare problemi è sicuramente opportuno sondare bene il terreno e soprattutto aumentare al massimo il livello di attenzione. Esistono anche dei pratici ramponcini elastici da porre, al bisogno, sotto le suole che diventano molto utili nei tratti ghiacciati.

E anche i luoghi più amati diventano ancor più magici

Attenzione anche quando la neve è la più bella immaginabile, soffice ma non troppo, dura abbastanza per correrci ma non ghiacciata. Si può rivelare insidiosa comunque perché, un po’ come succede anche sulla sabbia, l’appoggio del piede può provocare fastidiose  infiammazioni del comparto tendineo e muscolare.

Anche l’abbigliamento deve essere idoneo.

Certo se stiamo correndo nel parco cittadino dove ci alleniamo abitualmente possiamo anche “osare e rischiare”, ma se ci troviamo in montagna dove le condizioni climatiche possono cambiare repentinamente, è sempre meglio partire attrezzati per ogni evenienza, usando materiali e calzature specifici e dedicati.

Scegliete l’abbigliamento giusto (io qui sono versione Cugino It)

Ed è proprio memore di tutti questi accorgimenti, mentre i passi risuonano scricchiolanti sul fondo irregolare, ma non ghiacciato, io assaporo ogni attimo, attenta a tutte le caratteristiche di una scarpa decisamente particolare e versatile come la Brooks Adrenaline GTS 19.

Le Brooks Adrenaline GTS19 e il rinnovato sistema Guiderails

L’idea di provare le Brooks Adrenaline GTS 19 su terreno leggermente innevato mi è venuta perché questa scarpa era stata presentata, verso la fine del 2018, con grande clamore perchè dotata di un’evoluzione del già noto sistema Guiderails. Sistema che è in grado di assecondare il movimento del piede in ogni situazione di appoggio, senza condizionarlo con elementi di forzatura esterni quali rinforzi e supporti.

Guiderails: un sistema Brooks innovativo!

Il Guiderails, posto in prossimità del retropiede, è in grado di adattarsi all’appoggio del runner e di propagare i suoi benefici su tutta la catena cinetica del gesto atletico, consentendo così a piede, ginocchio, anca e bacino di lavorare al meglio e in perfetta sincronia.

Abbiamo detto che questa scarpa si adatta all’appoggio del piede di ogni singolo runner, ma questa affermazione è ancora limitativa. Infatti Guiderails consente di adattarsi all’appoggio di ogni singolo runner su ogni tipo di terreno.

Perdonate il gioco di parole, ma è proprio questo il bello… pensiamo a quante possono essere le occasioni in cui il nostro tipo di appoggio cambia.

Abbiamo fattori intrinseci dati, dall’andatura che stiamo tenendo, da problemi fisici in atto o appena risolti, da momenti di sovrappeso o scarso allenamento, o semplicemente anche dalla voglia di correre che abbiamo in quel dato momento.

Abbiamo anche fattori estrinseci, dati dal tipo di terreno, dalle condizioni atmosferiche.

Per non parlare delle molteplici combinazioni che ne possiamo ricavare.

Ecco il sistema Guiderails è in grado di adattarsi ad ognuna di queste situazioni e di modificarsi, garantendo stabilità ed il giusto equilibrio muscoloscheletrico, ad ogni mutamento di situazione. In buona sostanza entra in funzione quando e dove più serve.

Perché la neve non sia più un ostacolo all’allenamento

Ovviamente non sono in grado di confermare quanto sopra per ogni singola situazione, posso però dirvi con assoluta certezza che, pur utilizzate su fondo particolare e molto vario, queste nuove scarpe di Brooks si sono dimostrate comode e affidabili durante l’utilizzo e, sicuramente, hanno agevolato la fase di recupero. In termini rigorosi non possono essere considerate scarpe da neve perché la tomaia non è impermeabile e per altre caratteristiche specifiche, però provarle su un terreno innevato (anche se non molto innevato) è stato utilissimo per testarne l’effettivo potenziale che è sicuramente molto ampio.

Una scarpa, bella, comoda, performante. Anche per le prossime corse primaverili!

Arriva la Primavera e queste sensazioni le archivieremo per il prossimo inverno

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