Vincitori del PTO Championship - Findlay e Iden

Challenge Daytona e PTO Championship 2020

Quest’anno la gara PRO del CHALLENGEDAYTONA è stata il PTO 2020 Championship. I migliori atleti del mondo si sono sfidati per un montepremi totale di US$1,115,000. La gara si è svolta tutta all’interno del famoso circuito Daytona International Speedway®️ con una incredibile spettacolarizzazione dell’evento e la possibilità per gli spettatori di assistere da vicino a tutte e tre le frazioni. Nella gara femminile ha vinto Paula Findlay, mentre tra gli uomini ha primeggiato Gustav Iden

Siamo in Florida a Daytona, città simbolo dei motori quasi come la mia Monza, per oggi prestata al palcoscenico del grande triathlon della famiglia Challenge.

Si è tenuto, oltre alle altre numerose gare di contorno, il campionato del mondo PTO cha ha visto al via i più grandi specialisti della disciplina a giocarsi l’ambito titolo e un montepremi milionario sui 2 km di nuoto, 80 di bici e 18 di corsa.

Ai nastri di partenza praticamente tutti i migliori sia in campo femminile che in campo maschile ad eccezione dei senatori Ryf e Frodeno che avranno avuto modo di guardare i loro eredi giocarsi il titolo.

Simbolo della ripartenza del nostro sport in un momento così delicato, il PTO Championship 2020 è anche concretamente un modo per sostenere tutti quelli che hanno sofferto in modo particolare, nel mondo del triathlon, gli effetti di questa pandemia. La PTO (Professional Triathletes Organization) ha infatti stretto un accordo con la USA Triathlon Foundation per lanciare un progetto per un fondo a sostegno di chi, direttori di gara, squadre, allenatori e atleti, hanno subito un forte impatto economico per la pandemia da Covid-19. L’iniziativa è stata lanciata proprio in occasion del CHALLENGEDAYTONA®.

Atleti di fama internazionale come Jan Frodeno, Dave Scott, Daniela Ryf, Mark Allen e Lucy Charles-Barclay doneranno il loro merchandising e presteranno la loro immagine per una lotteria che prevede premi fisici e l’opportunità unica di trascorrere (virtualmente) un po’ di tempo con le leggende del triathlon (un caffè con Frodeno, quattro chiacchiere con la Ryf). Anche i fan hanno avuto l’opportunità di fare donazione al Fondo durante la diretta streaming dell’evento. 

In un momento in cui lo sport, tutto, sta soffrendo, sono contenta che i professionisti del triathlon, così come accade per i loro colleghi di molti altri sport,  possano tornare a gareggiare e a misurarsi con quello che è di fatto, il loro lavoro. Ed è importante che la PTO tuteli, in modo fattivo, chi non è ancora riuscito a entrare nell’olimpo delle prime posizioni e chi, intorno agli atleti, rende possibile l’attività sportiva.

Gara Femminile: un’eccezionale Paula Findlay vince il PTO 2020 Championship

Paula Findlay vince il PTO 2020 Championship e si aggiudica un premio da $100,000. La Canadese, che aveva vinto il CHALLENGEDAYTONA anche l’anno scorso, era chiaramente in grandissima condizione. Ha tenuto praticamente sempre la testa della gara. “Sono ancora stupita. Con questo parterre di atlete, prima della gara pensavo che arrivare nelle prime 10 sarebbe già stato un enorme successo. Mi sentivo davvero bene. Oggi è stato uno di quei giorni perfetti che non capitano tanto spesso”. Dietro di lei si è aggiudicata il secondo posto Anne Haug e il terzo gradino del podio è andato a Laura Philipp.
Dall’acqua è uscita per prima Lucy Hall che, all’ingresso in T1 aveva un vantaggio di 8 secondi dall’americana Lauren Brandon. Paula Findlay e Lisa Norden hanno superato la Hall dopo circa 20 km nella frazione bike, prendendo la testa della gara. Nel frattempo anche Laura Philipp e Anne Haug, entrambe tedesche. costruivano una solida frazione, recuperando e consolidando un ottavo e nono posto.
E’ stata la Findlay ad uscire per prima dalla T2, seguita dopo pochi secondi dalla Norden che però ha dovuto abbandonare la gara per infortunio dopo pochi chilometri. Anne Haug invece ha dovuto fermarsi al penalty box per scia. Al Penalty Box però era positiva, ha detto ai giornalisti “Ho intenzione di correre il più forte possibile. Sarebbe più facile recuperare se avessi 21 km da correre invece che 18, ma ho intenzione di provare, in fondo non ho davvero nulla da perdere”. E ha mantenuto la promessa, spingendo davvero tantissimo e recuperando la seconda posizione rapidamente. “Ero davvero motivata dopo la penalità. Paula stava correndo fortissimo e non avevo alcuna possibilità di batterla oggi. Ma volevo fortissimamente vincere qui e ho fatto tutto il possibile per portare a casa il miglior risultato”. Laura Philipp d’altro canto, è stata protagonista di un’incredibile rimonta: fuori dalle migliori dieci ne nuoto, si è espressa bene sulla bici e di corsa ed è riuscita ad arrivare sul terzo gradino del podio. “E’ stato meraviglioso. Non riesco ancora a credere che sono riuscita ad arrivare terza. Sono orgogliosa di me stessa. Sapevo che sarei stata parecchio in svantaggio dopo il nuoto ma ho cercato di non avere fretta di recuperare perché sapevo che gli 80km in bici potevano essere davvero difficili. Era la prima volta che partecipavo ad una Middle Distance e ora so quanto è duro!”
Menzione d’onore per la nostra Elisabetta Curridori, unica italiana in gara, e nona assoluta. Entrare nell’olimpo delle migliori dieci del mondo è davvero un risultato eccellente.
5 minuti finali Gara Femminile

Gara Maschile: Gustav Iden vince il PTO 2020 Championship dopo una battaglia epica

In una gara dalle proporzione epiche, dove i favoriti si sono ritirati, ma gli outsider hanno mostrato doti incredibili (e risultati inaspettati) c’è stato un unico supremo vincitore: il norvegese Gustave Iden. “Credo di aver gareggiato con intelligenza. Mi sembrava di avere la gara sotto controllo durante la corsa, ma in bici ho fatto davvero tantissima fatica fino all’ultimo chilometro”. Dietro Iden, il secondo posto è andato a Matthew Hanson e il terzo gradino del podio a George Goodwin. Il campione uscito Lionel Sanders ha avuto grossi problemi nella prima frazione ma ha combattuto fino alla fine per arrivare davanti, finendo quarto per pochissimi secondi.
“Dovrebbe essere vietato” dice ridendo Iden parlando del parterre stellare del PTO Championship, “E’ una tortura!”
Il primo fuori dall’acqua è Henri Schoeman con un tempo di 22:24 seguito dai favoriti a pochissimi secondi. Nella frazione bike è stato subito chiaro che ci sarebbe stato un gruppo piuttosto numeroso a tenere la leadership della corsa. Magnus Ditlev, uscito con quasi 2 minuti di ritardo nella prima frazione, ha rapidamente scalato le posizioni in bici, prendendo la testa della corsa a circa metà gara, costringendo gli altri atleti ad un ritmo forsennato. Kienle si è ritirato e Alistair Brownlee, considerato il favorito assoluto della gara, si è fermato per crampi. “Stavo letteralmente morendo dal dolore” ha detto pochi minuti dopo il suo ritiro. Rudi von Berg è stato il primo atleta ad uscire dalla T2, seguito da Sam Appleton, Thomas Davis e Timothy O’donnell. Ma la corsa di Iden era decisamente superiore, il suo ritmo gara ha letteralmente sbaragliato la concorrenza, ha preso la testa della gara e il suo vantaggio è andato crescendo chilometro dopo chilometro. La vera gara, a quel punto, si è svolta alle sue spalle, dove gli atleti si sono dati battaglia per una medaglia e dove, praticamente allo sprint finale, l’ha spuntata Matthew Hanson. “Non ho ancora smesso di sorridere da quando ho tagliato il traguardo. Wow. La corsa è stata dura. Sono sceso dalla bici che ero ventesimo e nei primi chilometri mi sentivo bene, ma dopo ho sofferto”. Terzo è arrivato George Goodwin “Un sogno che si è avverato. Ho cercato di rimanere concentrato senza pensare alla mia posizione in classifica. Ho lavorato duro, pensavo di poter arrivare tra i primi 10”.
Per il campione uscente Lionel Sanders è stata una giornata difficile. “Questa gara è sempre dura, ma quest’anno è stata davvero durissima. La competizione era davvero agguerrita e io ho nuotato davvero da schifo. Ma va bene. Sono venuto qui anche per capire a che punto ero con la mia preparazione e la mia forma. Ora lo so.”

5 minuti finali Gara Maschile

Da domani, ci auguriamo il prima possibile, sul podio torneremo tutti noi, age group, per la felicità di essere tornati a gareggiare e per esserci riappropriati del nostro sport, delle nostre passioni e della nostra vita, con maggiore consapevolezza, ma con lo stesso entusiasmo di sempre.

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