Ho incontrato per la prima volta Alessandro Degasperi a Luglio del 2017, a Nizza, in occasione dell’Ironman France.
Era trascorso poco più di un anno da quel maledetto 14 Luglio 2016, quando la Promenade des Anglais fu sporcata dal terribile atto di terrorismo che fece più di 80 vittime e centinaia di feriti, e nel rovente luglio del 2017, pur col suo mare celeste e le montagne sullo sfondo, il bel lungomare di Nizza ne porta ancora i segni. Le misure antiterrorismo costruite in modo rigoroso ricordano impietosamente a cittadini e turisti i fatti di quella notte.
Dopo 365 giorni di silenzio e lutto è tempo di ripartire e l’evento dell’Ironman francese è il modo in cui il mondo sportivo, e non solo, ha deciso di dimostrare che non si cede alle minacce terroristiche. Le note della Marsigliese cantata sulla spiaggia prima della partenza della frazione di nuoto, che noi giornalisti ascoltiamo da una barca poco al largo della costa, hanno un retrogusto amaro, ma anche una fierezza importante.
- Ironman France: frazione di nuoto. Foto che ho scattato dalla Media Crew Boat
Tra gli atleti il nostro Alessandro, 36enne triathleta professionista, tra i migliori in Italia, da anni impegnato nelle lunghe distanze, che cercava a Nizza un buon piazzamento e la qualificazione per il Campionato del Mondo di Ironman a Kona (Hawaii).
- Ironman France: ultimo giro di corsa dove Alessandro ha fatto la differenza
Durante l’intervista, dopo la conferenza stampa, il giorno precedente la gara, gli faccio una domanda infarcita di aggettivi di cui ancora un po’ mi vergogno: “Dopo un meraviglioso secondo posto all’Ironman di Lanzarote e un altrettanto meraviglioso secondo posto al mezzo di Edimburgo, quali sono le tue aspettative per l’Ironman di Nizza?” e lui mi ha risposto, un po’ canzonandomi, con un mezzo sorriso: “un altro meraviglioso secondo posto?”.
Ma quella battuta gli ha portato bene ed è davvero arrivato secondo, conquistando anche il prezioso pass per Kona.
- Ironman France: Degasperi dopo aver tagliato il traguardo
Ci siamo sentiti nuovamente da Lanzarote dove stava preparando la gara delle Hawaii, abbiamo parlato di allenamenti con il vento, di un lungo giro in bici dell’isola e anche del suo rapporto coi social. Alla fine ne è uscito l’articolo presente su 4Running numero di ottobre/novembre che trovate nell’edicola digitale del giornale.
Le nostre strade si sono nuovamente incontrate a Riva del Garda, in un allenamento d’eccezione dove ho avuto la “fortuna” di intervistarlo correndo (la fortuna è che non ha cambiato passo e ha tenuto il mio ;). Ed ecco qui la nostra running interview, pubblicata da Repubblica.
- Allenamento Hoka Flying Girls: per fortuna, Dega, che tieni il mio ritmo 🙂
Grazie Dega per questo splendido 2017 e in bocca al lupo per il 2018, la prossima volta l’intervista te la faccio mentre pedali, ma ti seguo in moto!