La gara di casa ha sempre un fascino tutto particolare.
Sarà perché ti rivedi bambina su quel lago, a mano del papà, sarà perché hai pattinato su quel piazzale e sei salita su tanti di quei cavalli a Spiaggia Romea da ragazzina, sarà perché ricordi le prime serate a tirar tardi con gli amici. Sarà tutto o niente ma a quella gara, davvero, vorresti esserci.
I lidi sono quel posto che, da ferrarese, un po’ odi e un po’ ami. Perché appena arriva il caldo la città si svuota e tutti corrono “al mare” e io, personalmente, detestavo questa immigrazione di massa del weekend, ma allo stesso tempo, da quando mi sono trasferita (ormai da tantissimi anni…) quel mare è foriero di malinconia e ricordi di giovinezza.
L’Irondelta di Primavera
Quando arriva il triathlon di Primavera, da qualche anno una distanza sul mezzo ribattezzata Irondelta, il ritorno a casa è assicurato.
Quest’anno, a due settimane di distanza dalla mia operazione, la gara ha una sapore amaro. Non posso partecipare, anche se avrei voluto. Non posso neanche essere presente perché ancora ho una limitata resistenza a stare in piedi e seduta e ho necessità di coricarmi spesso.
L’inviato di My Triathlon in Style
Ma parte mio marito, da casa dei miei genitori, poco meno di 50 km che ho percorso così tante volte: in macchina, per andare a ballare, appena presa la patente. E in bici, anche poche settimane fa.
- Irondelta: l’inviato di My Triathlon in Style c’è! 🙂
Simone ha la sua bici nuova, il mio regalo di Natale e io spero che possa sfrecciare in posizione crono sul rettilineo dell’Acciaoli.
Il tempo è meraviglioso.
- La partenza dell’Irondelta di Primavera
Dopo 2 settimane di freddo novembrino in questo Aprile 2018, oggi finalmente splende il sole e anche se l’aria è frizzante la giornata promette di essere una di quelle giornate assolate dal cielo terso.
In zona cambio uno dei miei follower (grazie Andrea 😬) avvicina Simone e gli chiede se è mio marito. Lui ride e conferma. “Dopo quasi 25 anni che faccio triathlon e gareggio in quest’ambiente è la prima volta che mi sono sentito famoso” mi dirà ridendo al ritorno.
- Quando si viene riconosciuti in zona cambio come “il marito di Cate”… Grazie Andrea 🙂
E’ tempo di gara
Le batterie a nuoto sono perfette, equilibrate e non troppo affollate (lui parte nella prima). Le donne sono in un’unica batteria che parte dopo i primi uomini. Come sempre siamo poche ma confido nel fatto che il movimento femminile del triathlon cresca rapidamente.
- Partenza prima batteria: io l’inviato di My Triathlon in Style lo vedo!
Il lago delle Nazioni non è famoso per l’acqua cristallina ma la frazione nuoto, in questo inizio di stagione, è comunque gradevole. Prevista un’uscita all’australiana a metà gara con tuffo dal pontile.
- Uscita dall’acqua all’australiana dell’inviato: è quello senza occhialini 🙂
Il percorso in bici è il classico anello sul piattone dell’Acciaioli da percorrere 4 volte. Qui risulta forse un po’ difficile far rispettare il no draft visto il numero dei partecipanti e il percorso ad anello, ma tutto sommato mi riferiscono gli atleti che non ci sono state grosse problematiche.
- …e il suo tuffo dal pontile
Infine il percorso di corsa, la mezza maratona dentro la pineta. Anche qui percorso ad anello da percorrere 4 volte, dove l’interminabile e celeberrimo rettilineo, regala la sensazione di correre in un tunnel di piante rigogliose.
Simone che era al suo debutto stagionale ha chiuso con un tempo soddisfacente ed era contento dell’atmosfera e dell’organizzazione.
Per non dimenticare l’ottimo pasta party con camerieri in livrea con banchi del buffet, con scelta tra lasagne al forno, insalata di riso, pasta in bianco, al pomodoro e al ragù, ampi vassoi di salumi e formaggi e fritti misti vari.
Uniche pecche: le docce fredde e una zona cambio forse un po’ costretta, con bici un po’ troppo vicine.
Comunque una gara che per esperienza mi sentirei di raccomandare a tutti quelli che vogliono testarsi sulla distanza del mezzo ad inizio stagione. E poi è la mia gara di casa. Come faccio a non raccomandarla… almeno se verrete da queste parti vi verrá in mente la Cate bambina che sfrecciava con la bici vista lago.
Insomma grazie a Paolo Temporin e al suo Ferrara Triathlon perché questa gara resta un appuntamento importante e ben organizzato.
Ricordi e emozioni
E se il luogo vi affascina ma il mezzo è ancora una distanza che non fa per voi, a Settembre si replica con l’Irondelta del Lido delle Nazioni con lo Sprint e l’Olimpico, dove l’anno scorso ho fatto il podio di categoria più bello della mia intera carriera sportiva, perché ho tagliato il traguardo con in braccio mio nipote.
- Podio di categoria all’Irondelta delle Nazioni 2017 con il mio nipotino