Il Natale segna sempre l’inizio della fine. Dell’anno. Della stagione. Dell’off season. Si festeggia quello che è stato e ci si prepara a festeggiare quello che sarà. E’ stato senza dubbio un anno intenso e sono riuscita a festeggiarlo con la mia squadra nel modo migliore. Ecco tutti i festeggiamenti di Natale, dal tatuaggio che Simone voleva tanto mi facessi, alle due medaglie della serata di Natale del Monza Marathon Team, per finire con il nostro tradizionale allenamento di Natale da “ASEN” in giro per la nostra città. E io ai piedi le mie nuove Brooks Levitate di cui vi racconto tutto qui
Tatuaggio
Non sono una da tatuaggi. Per anni non ho mai pensato che avrei inciso il mio corpo. Non mi interessava, non lo trovavo significativo. Ad un certo punto con un amico caro scherzavamo sul fatto che eravamo gli unici della nostra generazione che non erano tatuati. 3 anni fa ho cominciato a pensare che avrei voluto avere qualcosa di indelebile sulla pelle… mio marito e il nostro cagnolino più anziano, Dino. Ci ho messo un bel po’ a scegliere come raffigurarli e alla fine, appena operata alla spalla, in un momento un po’ buio, accompagnata da una delle mie più care amiche, ho disegnato su di me Simo e Dino.

Dopo quella prima volta, ho pensato che c’era un’altra cosa che mi aveva cambiato la vita, oltre a mio marito, ed era il triathlon. Ma volevo che ci fosse un’occasione speciale per celebrare il mio sport sulla mia pelle e così ho deciso di aspettare il primo Ironman. A differenza di tanti triatleti, non volevo il tatuaggio del simbolo dell’Ironman (M Dot), ma un disegno delle tre discipline che mi piaceva tantissimo. Ho atteso quasi un anno e mezzo, ma a luglio di quest’anno eccomi di nuovo coricata sul lettino della tatuatrice (per altro bravissima, ecco qui il suo profilo Instagram se avete voglia di vedere i suoi lavori)

E poi c’è Simone. Simone che da dopo Zurigo e ancor di più dopo Barcellona, mi chiedeva di tatuarmi il famoso M Dot. Lui, proprio lui, che ne ha fatti 24 (di Ironman) e non ha mai voluto tatuarsi. Gli ho detto più volte “ma ormai ce l’hanno tutti”, la sua risposta è stata “lo so, ma vederlo su di te è diverso. Tu sei la mia bimba e io 18 anni fa non avrei mai pensato che l’avrei visto su di te”. E così sono andata. Perché a volte i mariti (il mio spesso) sanno toccarti proprio dentro il cuore.
MMT Xmas Night
Quando tuo marito è il vice presidente della società, quando la sezione triathlon l’ha voluta fortemente lui, quando da anni premia tutti i debuttanti, sai già che, quando toccherà a te l’emozione ti travolgerà.

Quest’anno toccava a me.

Sono salita su quel palco più emozionata di prima di entrare in acqua a Zurigo (e se ricordate non stavo mica tanto bene ai tempi, andatevi a vedere le foto qui…). Non ho molto da dire se non che la medaglia che mi scivola al collo per mano di mio marito è una delle emozioni più travolgenti mai vissute.

E la seconda, inaspettata, arriva per mano dell’altro uomo che mi ha accompagnata, incoraggiata, sgridata, spronata, sostenuta in questo anno di fatica… Matteo. Il mio super coach.

2 Ironman nella stagione del debutto. 2 Medaglie. 2 Abbracci.

Grazie Monza Marathon Team.
L’allenamento di Natale
La Xmas Run è una tradizione natalizia del Monza Marathon. Ci si ritrova allo zero il giorno dopo la festa di Natale (quindi mediamente parecchio storditi dalle danze e dal vino della sera prima), si corre un po’ nel parco, si fanno foto sulle scalinate della Villa Reale per poi prendere la strada per il Centro.

Con una piccola cassa che suona incessantemente canti di Natale, si sveglia la città a suon di Jingle Bell, I wanna wish you a Merry Christmas e Feliz Navidad.

Prima tappa gastronomica è l’Enoteca Meregalli che ci ospita tutti nel suo ambiente raffinato e stappa per noi bottiglie di bollicine a cui si brinda al Natale.

Dopo la visita al mercato e ai mercatini di Natale, dove la gente ci fotografa mentre urliamo i nostri auguri, una marea rossa e bianca che corre nel nome di Monza, approdiamo nella Piazza del Duomo e partiamo con il nostro coro Natalizio.

Il tutto si conclude alla Pizzeria del Centro con un aperitivo a base di dolci di ogni genere, ma anche di cotechino e lenticchie. E di nuovo bollicine.
E’ un allenamento pieno di risate, di foto pazze, di gente che corre avanti, delle solite prese in giro (oggi è toccato a me, tutti mi canzonavano perché avevo chiamato Simone “amore”) e di quello spirito che giorno dopo giorno abbiamo costruito.

Perché in fondo noi corriamo per fare del bene, per donare… e siamo quasi al traguardo dei 200.000 euro.
Buon Natale a tutti dal Monza Marathon Team 💕

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