Il mio Galà del Triathlon 2018

Sono trascorsi quasi 20 giorni dalla notte del Galà del Triathlon, la sola e inimitabile festa per la triplice che esista in Italia.  Molti sono i ricordi che si sono depositati tra la mente e il cuore: emozioni vibranti, risate e applausi scroscianti. Ecco perché mi fa piacere condividere con voi sia il mio articolo su Repubblica (qui potete leggerlo per intero) che alcuni istanti trascorsi con i protagonisti e le loro parole dedicate alla nostra passione.

Per chi c’era, una galleria di immagini già viste e riviste nella mente, per chi non c’era un’emozionante carrellata di una serata straordinaria.

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L’ingresso dell’auditorium Testori di Palazzo Lombardia a Milano è allestito in modo davvero spettacolare. Il “red carpet” personalizzato è indimenticabile. Il biglietto è il pettorale di una gara con nome e cognome e il fotografo ti immortala davanti al pannello sponsor. Peccato che io qui abbia una faccia da scema patentata…

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Intervisto Justin Mattera (qui ci stiamo facendo un selfie indimenticabile), che ha debuttato nel 2017 nel triathlon, a Peschiera e che è una delle ospiti della serata. Justine, che ha un’autoironia invidiabile e che si è accostata al mondo della triplice con grandissima umiltà, racconta la sua prima gara in modo esilarante, in un perfetto italiano con accento americano che la rende ancora più divertente. “Ad un certo punto, in acqua, ho pensato adesso muoio. Ma col cavolo, mica potevo mollare. E quando ero in bici continuavo a pensare: ma chi me lo ha fatto fare, mai più, mai più. E poi quando ho tagliato il traguardo ero così esaltata che già mi chiedevo quale sarebbe stata la mia prossima gara”

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C’è anche il grande Alex Zanardi tra gli ospiti d’onore di questo Galà. Alex ci intrattiene per tutta la serata, tiene il palco per svariati minuti e racconta la sua esperienza con ironia e grandissima sobrietà. Ci dice di quanto sia stato fortunato, prima e dopo l’incidente, di quanto sia miracoloso solo il fatto di essere vivo. A me, guardandomi negli occhi con i suoi fortissimamente espressivi (nella foto è con Justine, magari fossi io :)), dice “E’ il mio debutto a questa festa di sport. Non so cosa succederà, ma mi aspetto di divertirmi. In fondo parliamo di ciò che più amiamo… tre volte tanto”. Alex è il primo atleta della storia del paratriathlon ad aver concluso un Ironman sotto le 9 ore, l’impresa gli è riuscita a Barcellona nell’ottobre del 2017.

 

 

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Linus, che dopo il successo della DeeJay Ten ha promosso l’anno scorso la prima edizione di una due giorni dedicata al Triathlon all’Idroscalo,  il Milano DeeJay Tri. Alla mia domanda di come abbia affrontato la sfida della triplice mi risponde: “Quando hai avuto successo e fai una cosa nuova sono tutti pronti alla finestra, per vedere se sarà un successo o un clamoroso fallimento. Ci sperano quasi in un tuo scivolone. Ma il DeeJay Tri è andato benissimo. Abbiamo fatto dei numeri pazzeschi. E quest’anno facciamo il bis. Stessa formula, anche se con piccoli accorgimenti migliorativi”. 

 

 

 

E poi ancora Veronica Yoko Plebani, figlia di un caro amico, che vince la categoria Paratriathlon, Federica De Nicola e Marco Sebis che si aggiudicano il premio per Personaggio femminile e maschile e Anna Maria Mazzetti che, in un video straordinario (vedi clip sopra) in cui vince davvero al foto finish, stupisce la platea.

La sua espressione all’arrivo, dopo aver strappato letteralmente il nastro dalle mani della sua avversaria, è una straordinaria dimostrazione di come il triathlon sia prima di tutto sacrificio, dedizione e determinazione.

E come dicono i nostri amici dell’Ironman… Anything is possible.

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